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La Storia

“La vita di Petteni è un esempio di quanto possa l’anima contro le miserie della vita e del male, è un esempio di come l’uomo di ingegno possa salire le scale della gloria contro gli ostacoli della povertà e l’indifferenza dell’ambiente”. Nato in una famiglia povera, Giuliano Donati Petteni perse i genitori e trascorse gran parte della sua infanzia in un orfanotrofio. Ciò ostacolò il suo percorso scolastico ma egli riuscì a terminarlo con successo, diventando insegnante, storico, critico letterario, poeta e saggista. Conseguì la maturità classica nel 1915 al Liceo-Ginnasio “Paolo Sarpi” di Bergamo e nel 1919 la Laurea in Lettere presso l’Accademia Scientifico-Letteraria di Milano con la tesi Saggio di interpretazioni manzoniane, pubblicata da Zanichelli. Donati Petteni fu anche un fervente irredentista e come molti suoi coetanei partì per il fronte come volontario, partecipando alla Prima guerra mondiale; qui contrasse quella malattia che lo portò ad una morte prematura. Nelle poesie di questo periodo ricorda i compagni di trincea e il destino tragico di molti di loro. Appassionato di storia della musica, ad essa dedicò molti studi e scritti confermando la centralità di questa disciplina nella sua poesia: nelle sue liriche è evidente la ricerca di un timbro ritmico e di una marca fonetica che esaltino le qualità armoniche delle parole, dei versi e delle strofe. Seppur siano evidenti le influenze di Pascoli, D’Annunzio, Leopardi e i poeti simbolisti, Donati Petteni si differenzia per l’assenza di angoscia esistenziale: anche le situazioni più drammatiche si risolvono alla luce della fede religiosa professata dall’Autore. L’opera poetica accompagna la breve vita di Petteni verso una maturità espressiva che vuole rielaborare il dolore e la sofferenza patiti nell’infanzia e, soprattutto, sublimare l’angoscia inevitabile per l’imminenza della fine. La fede diventa da un lato scudo contro la disperazione dall’altro un modo per sublimare la coscienza della morte. Perché parlare di arte significa parlare di bellezza, di una bellezza che trascende la materialità dell’esistenza e che si trasforma in puro strumento di salvezza. Nel 1950, per celebrare il ventesimo anniversario della scomparsa, a Giuliano Donati Petteni venne dedicata la Scuola Media di Via Codussi, intitolazione poi assunta dall’Istituto Comprensivo “Petteni” sito in Via Buratti n. 2, Bergamo, nel quartiere di Redona.

La Storia della scuola

La nostra Istituzione Scolastica è stata costituita grazie ad un apposito decreto degli organi competenti in materia. Di seguito alcuni momenti importanti, rappresentati tramite timeline, delle nostre attività più recenti.